Respiraire si adopera per le consegne nei tempi prefissati. Eventuali ritardi saranno imputabili a difficoltà che interessano la catena di trasporto e logistica, in alcuni periodi o comparti locali. Ignora
Per chi cerca una soluzione pratica e maneggevole che permetta di avere sempre a disposizione ossigeno senza rinunciare alla libertà di muoversi, la risposta sono i concentratori di ossigeno trasportabili e quelli portatili. Le due tipologie permettono entrambe di soddisfare al meglio i bisogni dei pazienti, ma con alcune differenze sostanziali: vediamo più nello specifico cosa sono i concentratori di ossigeno trasportabili.
Che cos’è un concentratore di ossigeno trasportabile
Il concentratore di ossigeno trasportabile è un apparecchio che unisce le importanti funzioni di un concentratore fisso al vantaggio di essere dotato di ruote o di un carrello per il trasporto da un luogo all’altro. Utile per i pazienti con malattie croniche dell’apparato respiratorio o altri disturbi che richiedono una fornitura costante di ossigeno, i concentratori trasportabili possono funzionare sia a corrente che a batteria.
L’utilizzo del concentratore di ossigeno trasportabile è indicato in tutti quei casi in cui, pur essendoci necessità di ossigeno, il paziente può muoversi all’interno della propria abitazione e fuori casa: grazie a questo tipo di dispositivo, infatti, è possibile avere le prestazioni di un concentratore fisso ma con la praticità di una soluzione mobile.
Erogazione di ossigeno con i concentratori trasportabili
I concentratori di ossigeno trasportabili possono erogare l’ossigeno in due diverse modalità: continua e pulsata. La modalità continua prevede un flusso di ossigeno a velocità costante, caratteristica tipica degli erogatori fissi, mentre in modalità pulsata l’erogazione è sincronizzata con la respirazione del paziente.
La scelta tra i due possibili utilizzi dipende ovviamente dalla patologia del paziente e dalle indicazioni del medico, che può stabilire tempi e dosaggi nell’arco della giornata.
Concentratore di ossigeno portatile o trasportabile: quale scegliere?
Sebbene in molti pensino che un concentratore di ossigeno portatile e uno trasportabile siano simili, in realtà vi sono delle sostanziali differenze da prendere in considerazione, dalle quali dipende anche la scelta finale di acquisto o di noleggio.
Un concentratore portatile, infatti, presenta dimensioni ridotte e può essere portato facilmente con sé sia in casa che fuori, garantendo la massima libertà possibile durante il trattamento, tuttavia il suo funzionamento è esclusivamente a batteria (con accessori di ricarica inclusi nella confezione quando si acquista il prodotto). Il concentratore di ossigeno trasportabile, invece, si colloca a metà tra un dispositivo fisso e uno portatile, offrendo sia la possibilità di spostare l’apparecchio che di tenerlo collegato alla rete elettrica.
Non solo, i concentratori portatili in genere presentano una minore capacità di erogazione rispetto a quelli trasportabili, di conseguenza l’utilizzo va valutato sempre in relazione alle condizioni del paziente e al tipo di disturbo da trattare.
Concentratori ossigeno trasportabili: acquisto o noleggio?
Come per gli altri dispositivi di questo tipo, anche i concentratori di ossigeno trasportabili possono essere acquistati oppure noleggiati, approfittando del nostro servizio che consente di ottenere un apparecchio di qualità senza sostenerne il costo pieno.
Per chi sceglie di acquistare, il prezzo di un concentratore di ossigeno trasportabile è in linea di massima compreso tra i 4000 e i 5000 euro, IVA compresa, mentre le formule di noleggio possono essere variabili e commisurate sia alla durata del contratto che al tipo di dispositivo fornito. In ogni caso, anche scegliendo il noleggio, si può sempre optare in un secondo momento per il riscatto e, dunque, per l’acquisizione definitiva del prodotto.