Patente e apnee notturne: cosa dice la legge
Le apnee notturne, conosciute anche con l’acronimo OSAS (Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno), non rappresentano solo un disturbo del sonno che affligge una porzione significativa della popolazione, ma possono incidere anche sulla sicurezza alla guida. Questo disturbo, caratterizzato da frequenti interruzioni della respirazione durante il sonno, può infatti portare a sonnolenza diurna e a una diminuzione della concentrazione, fattori che aumentano il rischio di incidenti stradali.
Per questo motivo la normativa italiana, allo scopo di garantire la massima sicurezza stradale e la salute di conducenti e terzi, prevede specifiche disposizioni per i portatori di questa condizione in fase di rilascio o rinnovo della patente di guida. L’obiettivo è quello di garantire che gli individui affetti da apnee notturne siano adeguatamente valutati e trattati, per minimizzare i rischi legati alla guida e assicurare la sicurezza sia del conducente sia degli altri utenti della strada. Ecco dunque cosa dice la legge in materia di apnee notturne e patente di guida.
Apnee notturne e patente: le disposizioni di legge
La legislazione italiana impone normative specifiche per i conducenti affetti da sindrome delle apnee notturne ostruttive (OSAS), riconoscendone l’impatto sulla sicurezza stradale. Secondo il Ministero dei Trasporti, individui diagnosticati con OSAS moderata o severa necessitano infatti di una valutazione medica accurata per determinare la loro idoneità alla guida. La legge prevede che, per il rinnovo della patente di guida, sia necessario un certificato medico attestante il controllo efficace della sindrome mediante trattamenti adeguati, come la CPAP, o interventi chirurgici, se applicabili.
Inoltre, è prevista una revisione periodica dello stato di salute, con frequenze variabili in base alla gravità della condizione e all’efficacia del trattamento intrapreso. Questo meccanismo è finalizzato a garantire che solo chi ha l’OSAS sotto controllo possa guidare, al fine di ridurre i rischi di incidenti dovuti a sonnolenza diurna e a diminuzione della vigilanza, tipici disturbi associati all’apnea notturna. La normativa riflette dunque l’importanza attribuita dalla legge alla sicurezza stradale e alla prevenzione degli incidenti causati da patologie che possono compromettere la capacità di guida, imponendo laddove necessario, per casi di apnee notturne gravi anche la sospensione della patente, se non trattate.
Rinnovo patente e apnee notturne
In Italia, i conducenti affetti da Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS) devono sottoporsi a specifiche procedure di valutazione per determinare la loro idoneità alla guida, questo anche in fase di rinnovo della licenza di guida. La normativa vigente richiede che questi individui siano valutati da un medico specializzato, il quale dovrà attestare l’efficacia del trattamento in corso e la stabilità del controllo dei sintomi dell’OSAS. Tale valutazione è fondamentale per il rinnovo della patente di guida nei soggetti affetti da apnee notturne, poiché, come detto, la sindrome può influenzare significativamente la capacità di rimanere vigili al volante, aumentando il rischio di incidenti stradali.
Il processo include esami clinici e, talvolta, anche accurati test polisonnografici che permettono di monitorare in maniera dettagliata la severità delle apnee notturne attraverso l’analisi di ciò che accade durante il riposo del paziente. A seguito dell’esito positivo della valutazione medica, il conducente può procedere con il rinnovo della patente, che potrà essere soggetto a periodi di validità più brevi (1 anno per veicoli cat. C e D e 3 anni per cat. A e B), in funzione della gravità dell’OSAS e dell’efficacia del trattamento in atto. Se non adeguatamente curati, i pazienti con problemi di apnee notturne rischiano infatti di non essere autorizzati alla guida di auto e motoveicoli. È bene ricordare, peraltro, che nei casi più gravi le apnee notturne possono essere motivo di invalidità e ciò rende ancora più evidente la necessità di controlli accurati prima di procedere con il rilascio o il rinnovo della patente di guida.
Nella valutazione dell’idoneità alla guida per individui affetti da Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS), esistono dunque dei passaggi chiave che devono essere seguiti in conformità alle normative italiane. Innanzitutto, è necessario che il conducente sottoponga al proprio medico curante o a uno specialista pneumologo o neurologo, una relazione dettagliata sul proprio stato di salute, con particolare riferimento alla presenza e gravità delle apnee notturne. Successivamente, può essere richiesto il completamento di un test polisonnografico che misuri l’indice di apnea-ipopnea (AHI), fondamentale per determinare la severità dell’OSAS. Basandosi sui risultati ottenuti, il medico valuterà se il paziente può continuare a guidare senza restrizioni, se necessita di trattamenti specifici come l’utilizzo del dispositivo CPAP (Continuous Positive Airway Pressure) durante il sonno, o se deve essere sottoposto a un periodo di osservazione prima del rinnovo della patente.