Tutti i segreti della pennichella
La pennichella pomeridiana è un’abitudine piuttosto diffusa tra le persone di ogni età e fascia sociale, quasi un vero e proprio rituale che segue il pranzo e che permette di recuperare le energie per la seconda parte della giornata. Le opinioni sui reali benefici della pennichella post pranzo sono tuttavia discordanti e se, da un lato, c’è chi proprio non riesce a farne a meno, dall’altro molte persone la ritengono una pratica controproducente. Vediamo meglio, dunque, con un approccio medico e scientifico, quali sono i reali effetti della pennichella dopo pranzo, se è davvero consigliabile farla e quanto deve durare per massimizzare i benefici.
Benefici della pennichella: ecco perché riposare dopo pranzo
Molti professionisti e specialisti del sonno sono concordi nell’affermare che la pennichella fa bene, infatti diversi studi hanno dimostrato che un breve riposo dopo il pasto principale può avere effetti positivi sull’organismo. Ciò è dovuto ad alcuni meccanismi che si attivano proprio attraverso il sonno, che tuttavia non andrebbero esasperati con tempi di riposo troppo lunghi.
In primo luogo, si è osservato come una pennichella di breve durata, di circa 10-20 minuti, può essere molto efficace nel ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e di alleviare la tensione muscolare, inoltre si è riscontrato un evidente miglioramento delle funzioni cognitive, incluse l’attenzione e la memoria, effetti positivi che possono ripercuotersi sul resto della giornata rendendo la persona più attiva e produttiva.
Tra i benefici della pennichella non vanno poi dimenticati gli effetti positivi sulla salute cardiovascolare, questo perché il riposino post pranzo sembra favorire una riduzione della pressione sanguigna e, di conseguenza, abbattere il rischio di malattie cardiache e circolatorie.
Vista in quest’ottica, la pennichella sembra essere dunque un vero e proprio toccasana per l’organismo, tuttavia non bisogna dimenticare i rischi che possono riguardare soprattutto alcuni individui.
Pennichella dopo pranzo: controindicazioni e considerazioni pratiche
Dormire dopo il pasto principale permette di ricaricare le energie, ridurre lo stress e affrontare la seconda parte della giornata con la carica giusta, ciononostante la pennichella non va considerata un rimedio a tutti i mali. Anzi, vi sono situazioni particolari in cui questo breve riposo può essere addirittura controproducente: è il caso, per esempio, di coloro che presentano disturbi del sonno come l’insonnia, per le quali anche una dormita di pochi minuti nelle ore pomeridiane può trasformarsi in una grave interferenza con il sonno notturno, rendendo più difficile l’addormentamento nelle ore serali e il mantenimento di un buon sonno nel corso della notte.
Non solo, un riposino prolungato o troppo vicino alla serata può anche causare una sensazione di sonnolenza al risveglio, con mal di testa dopo la pennichella e un generale effetto di maggiore stanchezza, incidendo sulle ore successive e trasformandosi, dunque, in un boomerang in termini energetici.
Da questo punto di vista, è fondamentale capire quanto deve durare la pennichella per essere realmente benefica, fatti salvi casi particolari legati alla singola persona. La durata ideale della pennichella è, secondo gli specialisti, di 10-20 minuti: è proprio questo il tempo giusto, infatti, che consente di ottenere i benefici del riposo senza entrare nelle fasi più profonde del sonno, evitando così la “sleep inertia” o la stanchezza post-sonno.
Consigli per una pennichella ottimale
Ma come deve essere, dunque, la pennichella per garantire i massimi benefici per l’organismo? In primis, come detto, bisogna prestare attenzione alla durata di questo riposo, che, se mantenuta entro un certo range, permette di ricaricare le batterie senza entrare in un sonno profondo con tutte le relative conseguenze. L’ideale sarebbe, poi, non addormentarsi dopo una certa ora (meglio farlo subito dopo pranzo o comunque nelle prime ore del pomeriggio), poiché avvicinarsi troppo alle ore serali aumenterebbe il rischio di danneggiare la qualità del sonno notturno.
Inoltre, da un punto di vista ambientale, è sempre preferibile scegliere uno spazio buio, tranquillo e confortevole, così da favorire un riposo pomeridiano più efficace, seppur breve.
La pennichella, quando praticata in modo oculato, può dunque offrire benefici tangibili per la salute mentale e fisica. L’importante è avere piena consapevolezza dei propri ritmi circadiani e delle proprie condizioni di salute per massimizzarne i vantaggi, approcciandosi a questo breve riposo nel modo più corretto e vantaggioso possibile.