Concentratore di ossigeno portatile: cosa sapere
Il concentratore di ossigeno portatile è un dispositivo di fondamentale importanza per coloro che soffrono di patologie respiratorie e necessita di un supporto costante per mantenere adeguati livelli di ossigeno nel sangue. Essendo facilmente trasportabile, senza per questo rinunciare all’efficacia del trattamento, questo apparecchio assicura infatti una maggiore libertà e qualità della vita a tutti i pazienti che ne hanno bisogno. Ma come funziona più nel dettaglio un concentratore di ossigeno portatile e quali differenze ci sono rispetto ai modelli trasportabili e fissi?
Cos’è un concentratore di ossigeno portatile?
La caratteristica centrale dei concentratori di ossigeno portatili è, come si può intuire, la loro maggiore maneggevolezza rispetto agli altri modelli, a fronte di funzioni sostanzialmente simili. Questo tipo di apparecchio, infatti, permette di fornire ossigeno supplementare alle persone che soffrono di malattie respiratorie come la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), l’asma, la fibrosi polmonare e altre condizioni che compromettono la capacità polmonare, ma occupando meno spazio.
A differenza delle bombole di ossigeno tradizionali, che contengono ossigeno in forma compressa, i concentratori di ossigeno estraggono l’ossigeno direttamente dall’aria nell’ambiente, concentrandolo e fornendolo al paziente attraverso una cannula nasale o una maschera.
Come funziona un concentratore di ossigeno portatile?
Il funzionamento di un concentratore di ossigeno portatile si basa dunque su un processo di filtrazione dell’aria circostante, composta per circa il 21% da ossigeno e per il resto principalmente costituita da azoto e altri gas.
Il concentratore aspira l’aria dall’ambiente, la filtra attraverso setacci molecolari che trattengono l’azoto e rilascia un flusso di ossigeno concentrato, generalmente con una purezza che può arrivare fino al 95%. Il dispositivo portatile si differenzia però dalle altre soluzioni perché più piccolo e alimentato a batteria, il che lo rende particolarmente adatto per l’uso in movimento.
Vantaggi del concentratore di ossigeno portatile
Uno dei principali vantaggi del concentratore di ossigeno portatile è, ovviamente, la sua portabilità. Grazie al design compatto e al peso ridotto, questi dispositivi possono essere infatti facilmente trasportati ovunque, permettendo ai pazienti di mantenere uno stile di vita più attivo e accompagnandoli nelle diverse attività quotidiane senza particolari difficoltà. I modelli più recenti includono peraltro concentratori di ossigeno portatile ultra leggeri, che pesano pochi chilogrammi e sono dotati di batterie a lunga durata, che rendono ancora più agevole il loro utilizzo fuori casa.
Altrettanto significativi sono poi i benefici legati alla flessibilità d’uso. Molti concentratori di ossigeno portatili offrono sia modalità a flusso pulsato, ideale per i momenti di riposo, che a flusso continuo, più adatta per le attività fisiche o per chi necessita di un flusso costante di ossigeno.
Differenze tra concentratori portatili, trasportabili e fissi
Sebbene i termini “portatile” e “trasportabile” possano sembrare sinonimi, esistono differenze sostanziali tra i concentratori di ossigeno portatili e quelli trasportabili, oltre ai modelli fissi che, come vedremo, hanno la minore possibilità di spostamento. I concentratori di ossigeno portatili, in particolare, sono progettati per essere leggeri e facili da trasportare, ideali per chi è spesso in movimento. I concentratori di ossigeno trasportabili, invece, tendono a essere più pesanti e ingombranti, ma offrono una maggiore capacità di erogazione di ossigeno, rendendoli adatti per viaggi più lunghi o per un utilizzo prolungato fuori casa. Pur essendo movimentabili da un luogo all’altro, questi ultimi quindi presentano comunque maggiori vincoli allo spostamento, offrendo però una quantità maggiore di ossigeno.
I concentratori di ossigeno fissi, invece, come suggerisce il nome, sono pensati per l’uso domestico. Questi modelli sono sicuramente più potenti e possono fornire un flusso di ossigeno continuo e stabile, ma non sono facilmente trasportabili a causa delle loro dimensioni e del peso, rivelandosi dunque ideali per pazienti che trascorrono la maggior parte del tempo a casa e necessitano di un flusso costante di ossigeno.
Noleggio di concentratori di ossigeno portatili
Le soluzioni per utilizzare un concentratore di ossigeno portatile sono oggi diverse e personalizzabili. Oltre all’acquisto, che permette di avere la piena proprietà del dispositivo e di utilizzarlo appieno secondo le proprie esigenze, esistono infatti formule studiate per chi ha bisogno di un apparecchio di questo tipo solo per periodi limitati, come durante una convalescenza o per un viaggio.
È possibile, per esempio, valutare anche l’opzione del noleggio, che permette di avere accesso a dispositivi di alta qualità senza dover affrontare il costo di acquisto. Il noleggio, che oggi rappresenta uno dei tanti servizi offerti da Respiraire, include inoltre spesso assistenza tecnica e manutenzione, garantendo così un funzionamento ottimale del dispositivo durante tutto il periodo di utilizzo.
Concentratore di ossigeno: quale scegliere?
Come visto, dunque, le caratteristiche dei diversi tipi di concentratore di ossigeno sono piuttosto variabili e, pur garantendo tutti i sistemi un’elevata efficienza in fase di trattamento, occorre sempre considerare le reali esigenze del paziente. Il concentratore di ossigeno portatile rappresenta senza dubbio una soluzione efficace e pratica per chi necessita di ossigenoterapia ma non vuole rinunciare alla propria mobilità, mentre in quei casi in cui risulti necessario un flusso continuo più potente è bene considerare l’opportunità di virare su un modello trasportabile o fisso.
Che si scelga un modello ultra leggero per una maggiore libertà di movimento o uno a flusso continuo per un supporto più costante, l’importante è insomma selezionare il dispositivo che meglio si adatta alle proprie necessità di salute ed economiche, ottimizzandone i vantaggi.