Cosa sono le apnee notturne e come gestirle
Le apnee notturne rappresentano un disturbo del sonno particolarmente diffuso nella popolazione, che può tuttavia avere gravi conseguenze sulla salute e la qualità della vita. Riconoscere un’apnea notturna e sapere come affrontarla è dunque importante per far sì che al primo campanello d’allarme si possa intervenire tempestivamente: in questo articolo, vedremo cosa sono le apnee notturne, i sintomi correlati, le cause sottostanti e le opzioni di trattamento disponibili.
L’apnea notturna è un disturbo caratterizzato da pause respiratorie ripetute durante il sonno. Queste pause, chiamate per l’appunto “apnee,” possono avere una durata variabile da alcuni secondi a diversi minuti e si verificano quando le vie respiratorie superiori si restringono o collassano, ostacolando il flusso d’aria. L’interruzione del respiro può causare risvegli frequenti durante la notte e ridurre la quantità di ossigeno che raggiunge il cervello e il corpo, andando di conseguenza a danneggiare la qualità del sonno e il benessere generale dell’organismo.
Apnea notturna: sintomi più comuni
I sintomi delle apnee notturne possono variare da persona a persona e in base alla gravità del disturbo, ma in generale ve ne sono alcuni comuni alla maggior parte delle persone che soffrono di OSAS. Uno dei sintomi più frequenti che si può rilevare nei pazienti affetti da apnee notturne è il russamento, dovuto proprio al problema respiratorio, spesso con fasi di pausa più o meno lunghe, ma altrettanto comuni sono l’irrequietezza del sonno, con risvegli frequenti durante la notte e fatica a raggiungere uno stato di sonno profondo, e la sonnolenza diurna, legata allo scarso riposo ottenuto nelle ore notturne che si traduce in una stanchezza protratta nel resto della giornata.
Chi soffre di apnee notturne, inoltre, ha spesso mal di testa mattutini dovuti alla ridotta ossigenazione cerebrale durante la notte, e presenta maggiore irritabilità e cambiamenti d’umore, legati proprio alla mancanza di sonno. È facile immaginare, quindi, quanto possa essere frustrante soffrire di sintomi come quelli descritti soprattutto per periodi lunghi di tempo.
Apnea notturna: cause
Una volta descritti i sintomi, è importante indagare quali siano le cause delle apnee notturne. Anche in questo caso, le motivazioni possono essere varie e legarsi a problematiche differenti. Il tipo più comune di apnea notturna è quello connesso all’ostruzione delle vie aeree superiori, che restringendosi o ostruendosi durante il sonno generano una mancanza di ossigeno e, dunque, l’apnea. Questa situazione si riscontra soprattutto nelle persone obese o in casi di particolare morfologia delle vie aeree.
Altra tipologia di apnea notturna è poi quella causata da un malfunzionamento del sistema nervoso centrale, che non invia i segnali corretti ai muscoli respiratori, e si parla in questo caso di apnea centrale del sonno. Non sono rari, però, casi misti, in cui è una combinazione di apnea ostruttiva e centrale del sonno a generare il problema.
Apnea notturna: rischi associati
Al di là del disturbo del riposo, che già di per sé può essere estremamente complesso da gestire nel lungo termine, le apnee notturne non trattate possono comportare altri gravi rischi per la salute, tra cui:
- Ipertensione;
- Malattie cardiache;
- Ictus;
- Diabete;
- Depressione;
- Problemi cognitivi.
È dunque molto importante correggere il disturbo nel più breve tempo possibile per recuperare la qualità del sonno e ridurre i rischi collaterali, la cui gravità può essere elevata.
Apnea notturna: rimedi
Sapere come gestire le apnee notturne è fondamentale per ridurre o addirittura eliminare il problema. I passi in avanti fatti nella medicina del sonno permettono, tra l’altro, di avere oggi a disposizione diversi strumenti, che in base alla gravità del disturbo e alla natura dello stesso, riescono a garantire un pieno recupero nei pazienti.
Il trattamento delle apnee notturne può includere cambiamenti nello stile di vita, per esempio andando ad agire sul peso quando questo può rappresentare una delle cause del problema, oppure una terapia posizionale, che invece si basa sull’uso di supporti che stimolano il paziente a dormire sul fianco o in posizione prona evitando la posizione supina, che favorisce il collasso delle vie aeree. Altre opzioni sono rappresentate da dispositivi orali, terapia CPAP (pressione positiva continua delle vie aeree) e, nei casi più gravi, interventi chirurgici.
L’apnea notturna è un disturbo grave che richiede massima attenzione medica e che, pertanto, va affrontata con l’aiuto di uno specialista in malattie del sonno. Se si sospetta di soffrire di apnee notturne, è dunque fondamentale effettuare una valutazione approfondita, per esempio attraverso un esame chiamato polisonnografia, e seguire le indicazioni del professionista della salute per gestire questo disturbo e migliorare la qualità del sonno e della vita, evitando soluzioni fai da te che potrebbero non avere alcuna efficacia.