Stanchezza? Dieci patologie che la provocano
Stanchezza, fatica, spossatezza sono sensazioni spesso legate a patologie più o meno importanti: dal diabete alla depressione, dalla celiachia all’anemia, dalle apnee notturne all’ipotiroidismo.
(fonte: Humanitas Salute)
Fatica e spossatezza sono termini alternativi per descrivere la sensazione di stanchezza e la mancanza di energia che può interessare una persona in maniera episodica e transitoria oppure duratura. Da distinguere dalla sensazione di sonnolenza. Il sintomo è caratterizzato da un calo drastico e a volte cronico di motivazione ed energia. Il segno può essere collegato a sforzi fisici e psichici intensi, a privazione prolungata di sonno, ma può anche essere conseguenza di condizioni sia gravi sia lievi. Stanchezza, fatica, spossatezza sono, dunque, sensazioni spesso legate a patologie più o meno importanti.
1. Celiachia. La stanchezza è uno dei sintomi (insieme per esempio a diarrea, anemia, perdita di peso) con cui può manifestarsi la celiachia: un’infiammazione cronica dell’intestino tenue dovuta all’ingestione di glutine in persone geneticamente predisposte. Il glutine è una sostanza presente prevalentemente nei cereali.
2. Anemia. La mancanza di ferro è una delle cause più comuni di stanchezza. L’anemia può colpire sia gli uomini sia le donne, in particolare quelle in post menopausa, in gravidanza o nei giorni delle mestruazioni. Si manifesta con una sensazione di pesantezza muscolare e di affaticamento immediato, anche nel compiere le più semplici operazioni.
3. Sindrome da stanchezza cronica. Si tratta di una condizione di stanchezza grave e debilitante che si protrae per mesi. Si manifesta anche con mal di gola, mal di testa, dolori articolari e muscolari.
4. Apnee del sonno. Durante il sonno, la gola tende a restringersi o a chiudersi con conseguenti e ripetute interruzioni della respirazione. Le apnee del sonno comportano russamento e continui risvegli con conseguente stanchezza il giorno successivo. Particolarmente comuni nei soggetti in sovrappeso, il fumo e il consumo di alcolici possono peggiorarle.
5. Ipotiroidismo. Una disfunzione della tiroide causa bassi livelli di tiroxina nell’organismo con conseguente stanchezza. È anche probabile che si verifichi un aumento di peso e si avvertano dolori muscolari. L’ipotiroidismo colpisce prevalentemente le donne, soprattutto con l’aumentare dell’età.
6. Diabete. La stanchezza è uno dei sintomi caratteristici del diabete, una patologia cronica dovuta a un eccesso di zucchero nel sangue. Altri sintomi possono essere: aumentata frequenza ad andare in bagno, sete e perdita di peso.
7. Mononucleosi. La mononucleosi è un’infezione virale che si manifesta con stanchezza, febbre, mal di gola e ingrossamento ghiandolare. I sintomi possono regredire nel giro di 4-6 settimane, ma la stanchezza può permanere per diversi mesi.
8. Depressione. Una condizione depressiva può influire anche sullo stato di salute, con un calo di energie e una tendenza a stancarsi in fretta. La depressione può ripercuotersi anche sulla qualità e sulla quantità di sonno, con conseguente stanchezza durante il giorno.
9. Sindrome delle gambe senza riposo. Questa sindrome può manifestarsi con diversi sintomi a carico delle gambe, nel corso della notte: necessità di muoverle in continuazione, dolore, gambe che si muovono a scatti spontaneamente. Questa condizione inficia il sonno notturno ed è motivo di stanchezza il giorno successivo.
10. Ansia. Essere ansiosi in alcune specifiche situazioni può essere normale, alcune persone però sperimentano uno stato di ansia costante e incontrollato, tale da influire sulla vita quotidiana. È il disturbo d’ansia generalizzato, che si caratterizza anche per una condizione di stanchezza.