Cos’è la sindrome delle gambe senza riposo
La sindrome delle gambe senza riposo (RLS) è un problema cronico di natura neurologica, che influisce significativamente sulla qualità del sonno e sul benessere generale delle persone colpite. Questa si caratterizza, infatti, per la presenza di sensazioni spiacevoli alle gambe e da un impulso irresistibile a muoverle, una situazione che può rendere difficile il riposo nelle ore notturne e avere un impatto negativo sulla vita quotidiana. Ma vediamo meglio quali sono le cause della sindrome delle gambe senza riposo e come si può eventualmente risolvere il problema.
Sintomi della sindrome delle gambe senza riposo
I sintomi della RLS variano da persona a persona, ma spesso includono sensazioni che possono risultare spiacevoli e fastidiose alle gambe, come bruciore, formicolio, pizzicore o strane sensazioni di strisciamento o rampicante. I sintomi compaiono soprattutto durante il riposo, di solito di sera o di notte, e possono portare a un costante desiderio di muovere le gambe per trovare sollievo temporaneo, andando a inficiare negativamente sul sonno e, di conseguenza, sulla benessere psicofisico di chi ne soffre.
Riconoscere i sintomi e le cause del problema è dunque il primo passo per iniziare un percorso di cura e cercare di risolvere alla base il disturbo, recuperando così il miglior riposo.
Cause della sindrome delle gambe senza riposo
Sebbene non sia ancora possibile individuare una motivazione specifica per tutti i singoli casi, ci sono diverse teorie in merito alle cause della RLS e sono stati individuati vari fattori che possono contribuire allo sviluppo di questo problema neurologico, tutt’ora oggetto di studi e ricerche da parte degli esperti.
Una delle cause più comuni associate alla RLS è, per esempio, la carenza di ferro, minerale essenziale per la produzione di dopamina, un neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dei movimenti muscolari. La mancanza di ferro può infatti compromettere questa funzione, di conseguenza persone con bassi livelli di ferro nel sangue possono essere più inclini a sviluppare la sindrome delle gambe senza riposo.
Anche altre condizioni mediche, come le malattie renali e il diabete, sono state associate alla RLS, per la loro capacità di influenzare il funzionamento del sistema nervoso centrale e aumentare il rischio di sviluppare disturbi neurologici come, appunto, la RLS. Si è visto, peraltro, che anche durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali e metabolici possono aumentare la suscettibilità alla RLS, specialmente durante il terzo trimestre.
Condizioni neurologiche, come il morbo di Parkinson e la neuropatia periferica, infine, possono essere a loro volta correlate a questo disturbo, poiché influenzano il funzionamento del sistema nervoso, compreso il controllo dei movimenti e delle sensazioni delle gambe.
Disturbi del sonno legati alla sindrome delle gambe senza riposo
La sindrome delle gambe senza riposo può avere un impatto significativo anche sulla qualità del sonno, perché le sensazioni provate a causa del disturbo possono rendere molto più difficile l’addormentamento e provocare frequenti risvegli durante la notte. Ciò può generare una sensazione di stanchezza durante il giorno e compromettere le prestazioni cognitive e fisiche.
In alcuni casi, la RLS può presentarsi in combinazione con altri disturbi del sonno, come le apnee notturne, ma non sempre è facile identificarla essendo confondibile con altre patologie come l’artrite: in questo senso, l’esame polisonnografico può essere molto utile per diagnosticare con maggiore certezza il problema. La polisonnografia eseguita applicando dei sensori di movimento agli arti inferiori permette, in particolare, di approfondire la problematica notturna e di diagnosticare con maggiore certezza la sindrome.
Come si cura la RLS
La domanda che tutti coloro che soffrono di RLS si fanno è se esista o meno una cura per questo disturbo. Per fortuna, ci sono dei rimedi che, in base anche al livello di gravità del problema, riescono a ridurre i sintomi e a garantire una qualità di vita migliore, ma ovviamente prima di ricorrere ai medicinali è opportuno approfondire con uno specialista le reali cause della sindrome, agendo così in maniera più specifica.
Accorgimenti allo stile di vita, infatti, potrebbero già essere utili per ridurre i sintomi: evitare caffeina, alcol e fumo e fare sport, per esempio, possono essere dei primi importanti rimedi per iniziare a recuperare riposo e benessere. Altrettanto benefici possono essere lo stretching e i massaggi, così come l’immersione degli arti inferiori in acqua fredda o calda e le sane abitudini alimentari, con particolare attenzione a una dieta equilibrata e naturale.